Come convenire del guasto? Come risolvere la propria ambiguità? Farsesca diveniva la fuga e un giocattolo nelle sue mani era questo patetico sogno d'un avvenire calmo e destro. Ora la fuga si tramutava in straziante disordine vegetale e animale. Le fosse si riempivano di lente lacrime arrugginite, e lei scendeva in quelle sporche piccole valli a tentare un'uscita dalla collezione di rifiuti là ammucchiatisi, o sparsi lordamente per le sporche piaghe del fosso. Vagava, imbarazzata, con i piedi affondati nel fango bisognoso delle sue scarpe umidissime. E così fu luce esatta: si convinse d'aver trovato la sua dimensione vitale: il non sapere, il non vedere, il non capire. Amelia Rosselli, da "Diario ottuso", 1968
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