"Solo la morte m'ha portato in collina Un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria Per bivacchi di fuochi che dicono fatui Che non lasciano cenere, non sciolgon la brina Solo la morte m'ha portato in collina Da chimico un giorno avevo il potere Di sposar gli elementi e farli reagire Ma gli uomini mai mi riuscì di capire Perché si combinassero attraverso l'amore Affidando ad un gioco la gioia e il dolore Guardate il sorriso guardate il colore Come giocan sul viso di chi cerca l'amore Ma lo stesso sorriso lo stesso colore Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore È strano andarsene senza soffrire Senza un volto di donna da dover ricordare Ma è forse diverso il vostro morire Voi che uscite all'amore che cedete all'aprile Cosa c'è di diverso nel vostro morire Primavera non bussa, lei entra sicura Come il fumo lei penetra in ogni fessura Ha le labbra di carne, i capelli di grano Che paura, che voglia che ti prenda per mano Che paura, che voglia che ti porti lontano Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare Guardate l'ossigeno al suo fianco dormire Soltanto una legge che io riesco a capire Ha potuto sposarli senza farli scoppiare Soltanto la legge che io riesco a capire Fui chimico e, no, non mi volli sposare Non sapevo con chi e chi avrei generato Son morto in un esperimento sbagliato Proprio come gli idioti che muoion d'amore E qualcuno dirà che c'è un modo migliore"
Un chimico, Fabrizio De Andrè. Karl Schmidt-Rottluff (1884-1976)
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